martedì 23 novembre 2010

Il gioco si fa duro...

Eccoci al commento della terza giornata di campionato.
Reduci da un bell’allenamento di sabato, sotto un cielo gonfio di pioggia, affrontiamo domenica  un’unica regata, con tramontana bella decisa e mare (per noi) già un po’ fastidioso, con l’onda corta alzata dai quasi 30 nodi di vento.
Dodicesimi over-all e primi di classe. Il risultato è più che lusinghiero, anche se l’obiettivo è di arrivare nei 10 over-all.
La classifica generale ci vede scivolare dal nono al decimo posto ma riconquistiamo la vetta della generale di classe, avendo battuto (e anche bene: 10 minuti a “Bilbo” in reale) i principali rivali diretti.

Al solito riassumo i punti salienti:

Premessa:
nel pre-partenza, dopo aver diligentemente verificato la reale necessità, cambiamo sia genoa con fiocco, sia randa senza mani con randa con la mano…mentre la tramontana aumenta considerevolmente.
Entrambe le manovre perfette ed eseguite con calma.
Segnalo che la randa da metter su doveva essere già fuori dal sacco.
Quindi ricordiamo: le vele che portiamo in regata tutte fuori dal sacco già in porto.

Partenza:
individuo la partenza come la fase meno riuscita di questa regata.
Arriviamo leggermente deconcentrati dal cambio randa all’ultimo momento e, a mio parere, ci facciamo fuorviare dal fatto che tutti, ma proprio tutti, stavano ad aspettare sulla destra dietro alla barca giuria. Facciamo un giro e torniamo vero il centro; ma mancano ancora 3,5 minuti e decidiamo per un secondo giro, che ci risulta di troppo e partiamo un po’ indietro, faticando a passare la boa.
Secondo me stavano tutti là, non perché il lato fosse migliore (tant’è che poi tutti vanno verso Celle), ma perché essendoci tanto vento avevano paura di andar troppo forte e uscire troppo lunghi da non prender la boa.
Noi invece che riusciamo di più a star fermi e a manovrare nello stretto dovevamo, dopo il primo giro, far due 360° e partire in boa, perché saremmo stati liberi e avremmo risparmiato di bolinare a fatica nel casino per tutta la linea di partenza (remember…).

Bolina 1
Prima metà con bordi mure a sx proprio non belli, vento molto forte, difficoltà a far portare la randa. Poi, dopo un incrocio con precedenza non data (ma non avevo tutti i torti…), andiamo meglio, anche perché verso terra vento e mare calano leggermente.
Arriviamo in boa dopo due virate spaccate di 90°, con Scirocco subito dietro, sottovento. Ma nello stecchetto inseriamo il turbo e lo lasciamo sul posto.

Poppa 1
Logico, niente spi, ma con fiocco a farfalla filiamo a 8 nodi e perdiamo di vista Scirocco, mentre ci avviciniamo allo scafo giallo di Charas. Nulla da segnalare, se non una “splendida” strambata cinese di massima precisione senza danni e senza mutamenti di rotta. Landfall ci conduce di gran carriera sulla boa che giriamo e torniamo a soffrire sulla seconda bolina.

Bolina 2
Qui capisco di più come regolare la randa e, tenendoci un po’ più al vento, e giocando di paterazzo, carrello e scotta, teniamo un bordo lungo mure a sx che man mano ci dà anche del buono con un angolo micidiale, strettissimo. Due virate da manuale e uno stacchetto velocissimo completano l’opera. Charas viaggia molto poggiato e ci avviciniamo parecchio. Ci sfuggirà in poppa, ma alla fine saremo davanti…

Poppa 2
La sensazione era che ci fosse in alcuni momenti meno vento e che ci stesse forse lo spi…ma non ci facciamo ingolosire e tiriamo dritto per dritto fino in boa, con Scintilla J, che nel suo terzo giro, anch’essa a farfalla, fatica a superarci. Dopo un tratto paralleli, ci passa dietro e sfila sopravvento.

Arrivo
Velocissimi filiamo al traverso verso la linea…una mezza straorzata, poi tagliamo il traguardo con un bel vantaggio in reale sull’Oceanis 331 “Bilbo”, nostro rivale diretto e quindi con la quasi certezza che quelli della nostra classe siano in tempo reale tutti dietro; e così sarà.

Valutazioni sulla classifica generale:
E’ comunque confortante che quelli che sono davanti a noi in generale siano tutte barche grosse, alcune molto performanti. Però se alla prima regata abbiamo fatto un sesto posto, si deduce che lo possiamo ripetere. Certo che tra le 3 regate disputate la prima aveva delle condizioni meteo-marine più favorevoli alla nostra barca.
Analizzando appunto la prima e la terza regata, deduciamo che nella prima avevamo contenuto il distacco in reale dal gruppetto dei grandi a tra gli 11 e 18 minuti (18 dal leader Solidea, 15 minuti da Outsider e da Iaia, 14 min da Alvapian e 11 minuti da Musa), mentre i 13 minuti di distacco da Vitamina e Mario50 e i 7 minuti da Gatto Mammone e Havana erano bastati a farli sfilare dietro di noi in compensato.
Nella terza regata invece siamo saliti attorno ai 20 minuti da Outsider, Iaia, Alvapian, Mario50 e Gatto mammone, mentre i 23 minuti da Vitamina e Solidea e i 32 dal vincitore Rock’n sono davvero tanti (per tutti però…).
Morale, dobbiamo cercare di contenere il distacco dal gruppetto Outsider-Iaia a circa 14-15 minuti al massimo.

Curiosità finale/rimpianto finale/complimenti:
...vorrei proprio vedere una bella regatina con tramontana 12-15 nodi e mare piatto come va a finire…
…se avessi fatto la prima bolina come la seconda…
…bellissimo l’allenamento di sabato e grande la reattività di domenica; grande equipaggio

Come al solito le valutazioni tecniche superano la parte emozionale, nel racconto delle giornate vissute in regata. Però che bel gruppo di marinai che siamo…e vogliamo parlare del signor Pavese? Il mitico titolare di quel “Gioiello” di hotel? Della faccia di Alex sul molo appena conclusa la telefonata di fuoco col commodoro? Del ritrovarci al mattino tutti al Boma, sempre noi, sempre tutti “Sailactivity and friends”? Dell’onda che spazza la coperta neanche stessimo portando un VOR70? Della magia del pozzetto tra bresaola, crudo, vino, salame, agrumi, te caldo e ringo?

L’appuntamento per un altro irripetibile week-end è fissato per sabato 4.12 ore 09,30 in banchina.
Buon vento tra le nebbie e le paludi lavorative.
Max.

lunedì 8 novembre 2010

καλὸς κἀγαθός

"...esistono tre tipi di ideali di bellezza: una bella donna quando danza, un cavallo di razza al galoppo, un veliero a vele spiegate sotto vento" (H.de Balzac).

La cronaca del primo week end di campionato non può che iniziare con un elogio della nostra barca, che ci ha regalato sabato 5 novembre un sesto posto over-all e un primo di classe. La domenica siamo stati un po' meno brillanti, con un dodicesimo over-all che ci fa perdere il primato di classe in classifica generale ma che significa una sostanziale tenuta anche con onda di un certo rilievo. Nel complesso un inizio veramente entusiasmante, a conferma delle grandi possibilità che il J24 ancora riserva nel contesto di queste competizioni.

Ora un po' di cronaca, tecnica e autocritica:
armo: 05.11 randa piena + genoa; 06.11 randa piena + fiocco (prima bolina) e randa piena + genoa (sec. bolina)
partenza: buone, al centro dello schieramento, a ridosso della linea, con accelerazione pressochè immediata e subito in assetto
boline: virate ok saltuario solito problema scotte incattivite su winch dovuto al rialzo insufficiente, normalmente facciamo la prima volta layline stretta e manchiamo boa, e seconda volta, bruciati dalla prima, layline larga che correggiamo poi poggiando; a parziale discolpa diciamo che c'era comunque un bel po' di scarroccio dovuto al moto ondoso; alcune virate con angoli inspiegabili, ma valuteremo con le tracce...
disimpegno: meno male che c'è, abbiamo scelto di preparare tangone e spi nello stacchetto, però domenica entrambe le volte eravamo in ritardo e soprattutto la seconda volta abbiamo fatto un minutino a vele bianche; dobbiamo essere più "chirurgici" a prua e arrivare a 3-4 lunghezze dalla boa con il braccio in varea e tutto pronto.
poppa: bellissime tutte e 4 le poppe del week end, secondo me domenica le strambate erano grandiose con spi che non si è proprio sgonfiato di nulla (grandi David e Alex)...surfate spettacolo con godimento dell'equipaggio ululante...ammainate bene, benissimo quella di domenica con spi che resta tenuto gonfio fino all'ultimo dal nostro tangone umano Debburi (o forse è più giusto tangona umana?)
stocchetto in arrivo: entrambi ben condotti, sotto spi con velocità

Impressioni generali:
1. dobbiamo allenarci (scontato)
2. nel complesso nessun grosso errore
3. col fiocco l'angolo è migliore
4. col genoa non mi è sembrata migliore (come doveva) la tenuta sull'onda
5. base randa: da pensare come e quando fare per fare meglio
6. in 5 col peso quasi giusto in falchetta è tutta un'altra musica
7. con onda di domenica paghiamo troppo le barche grosse che patiscono molto meno

...per questa volta il commento resta più tecnico che emozionale...ma potrei dirvi che a me il mare così, un po' grosso, piace da morire (anche perchè prendo meno acqua di voi là davanti) e potrei dirvi, inoltre, che mi dispiace che molte delle sensazioni più belle le viva solo io al timone e che al confronto una bella e donna e un bel cavallo possono andare "a mungere gli orsi", come avrebbe detto mio padre...

Appuntamento per l'allenamento sabato 20.11, belli concentrati ore 09.00 in banchina.

mercoledì 3 novembre 2010

Nasce oggi il blog di Landfall ITA357, il nostro fantastico J24.
Cronache di regata, emozioni, stati d'animo e adrenalina, commenti tecnici e aggiornamenti, ma soprattutto la barca che scivola leggera sul mare appena increspato... Buon vento a tutti.
M&Mx