venerdì 4 febbraio 2011

Va in scena Sua Maesta l’Inverno

Che di Campionato Invernale si tratti, questa volta non ci sono stati dubbi.
Sabato 29 gennaio ore 8,15 in banchina ci accoglie un tempo da lupi.
Vento dai quadranti settentrionali con intensità crescente, freddo, cielo coperto, per fortuna per il momento niente pioggia e niente neve.
Belli carichi armiamo il J e usciamo tra i primi alle 9,45.
Il vento rinforza, ma il comitato posiziona una bella linea di partenza, particolarmente lunga, come sempre verso Celle, dove l’orografia della costa accentua ancor più la forza del vento.

Prima regata

Armo: randa con una mano e fiocco
Partenza:
la linea pare posizionata bene; decidiamo di partire tra la metà della linea e la boa per tentare una partenza lanciata e liberi dalle barche più grosse. Ci aggiriamo quindi furtivi intorno alla boa fino ai 4 minuti poi torniamo verso il centro e facciamo un primo loop. A un minuto e trenta ci dirigiamo al lasco mure sx verso il largo, a 30 secondi stringiamo, viriamo e ci lanciamo mure a dritta in velocità sulla linea, che passiamo veloci, tra i primi. Partenza direi perfetta, se non la migliore fatta fino ad ora.
Prima bolina:
il vento è forte e supera i 20 nodi, il mare si alza, non sono le condizioni ideali per Landfall…ma ce la caviamo. Seguiamo subito mure a dritta Outsider, che ci supera sotto vento per mettercisi davanti e tiriamo entrambi un bordo abbastanza lungo mure a dritta, andando a prendere ancor più vento verso Celle. Poi viriamo e ci riportiamo sul centro del campo; un paio di virate ancora e siamo in zona boa. Qui il vento cala, ma le raffiche sono disordinate e improvvise; non prendiamo la boa e ci tocca un “bordino “ mure a sinistra; iniziamo l’avventura con Charas, che lasciamo dietro in questo primo lato di bolina e a cui facciamo anche un involontario scherzetto in boa costringendolo a rallentare. Bilbo, il nostro avversario diretto è ben dietro…ma recupererà inaspettatamente.
Prima poppa:
niente spi, troppo vento; quelli che ci provano, poi ammainano…Si va a farfalla con il rischio sempre presente della strambata cinese…filiamo parecchio e il lato dura veramente poco.
In boa tutto ok, si riprende l’assetto per la seconda bolina.
Seconda bolina:
nulla di eclatante da segnalare; tiriamo un bordo più lungo sul lato destro del campo poi ci ri-accentriamo quando l’intensità cala; andiamo un po’ oltre a prenderci più vento verso celle e arriviamo in boa mure a sinistra. Qui ci procuriamo il “brivido” della giornata: andiamo a un incrocio con Padawan che risale la lay-line mure a dritta; noi siamo mure a sinistra, ma dopo un attimo di incertezza, capisco che siamo davanti e sfiliamo in anticipo di una decina di metri, virando subito sottovento; “no problem”, senonchè Padawan, complice la leggera depressione causata dal nostro passaggio, entra in una potente straorza con strapoggia, nella quale perde totalmente il controllo della barca e rischia di speronarci…qualche metro più indietro e sarebbe stato un bel botto…invece proseguiamo, mentre Padawan si ritrova con la prua verso Genova.
Null’altro di interessante; soliti duelli con Charas, che ritroviamo lì in boa, ma stavolta sono in difficoltà per aver mancato la boa di brutto e li infiliamo all’interno; ci ri-passeranno di lì a poco, sul disimpegno.
Seconda poppa:
velocissimi, un paio di strambate, volontarie e non, e siamo già alla fine.
Stacchetto e arrivo:
qui, incontriamo un “grosso avversario”, non so dire chi, ma almeno 45 piedi.
Tiene a fatica il bordo di bolina larga e noi gli stiamo leggermente sopravvento, quasi ingaggiati.
Memore dello “scherzetto” di Padawan, non tento di avvicinarmi, anzi rallento e gli poggio dietro per scongiurare una sua eventuale straorza. Questa manovra però mi fa scadere assai rispetto alla linea di partenza e diviene chiaro che mancheremo la boa, per via dello scarroccio importante che il vento così forte procura alla nostra barca leggera. Così giungiamo all’arrivo in boa, ma non la prendiamo, strambiamo e poi ri-viriamo completando la prova.
Bilbo è davanti in reale, sfuma l’intento di arrivare primi di classe.
Vedremo poi che Bilbo ha fatto una grande gara, giungendo sesto over-all, davanti anche ad Outsider. Finiamo secondi di classe e 14imi over all.

Seconda regata:
non ho più gran voglia di scrivere….
Riassumerei dicendo che il vento rinforza fino intorno ai 30 nodi con relativo mare “impervio”. Prendiamo anche la seconda mano.
La partenza non è stata buona, poiché, nel tentativo di ripetere l’exploit della prima, ero in ritardo e abbiamo faticato a prendere la boa, tanto che ho dovuto virare mure a sinistra e poi rivirare subito.
Con due mani la bolina è un’altra cosa, andiamo benone e guadagnamo subito rispetto a Bilbo.
Seguiamo il Moresino fin dove è possibile. Entrambe le boline direi molto buone, entrambe le poppe direi molto veloci, intorno ai 10 nodi.
Un immagine non dimenticheremo: Landfall in poppa a 9,7 nodi, con un Melges 32 in allenamento sotto gennaker e stay-sail che supera sopravvento ad almeno il doppio (o quasi) della nostra velocità!!!
Ci difendiamo bene, stacchetto perfetto e velocissimo e alla fine saremo davanti a Bilbo sia in reale che in compensato. Finiamo primi di classe e 13imi over all.

In classifica generale perdiamo un posto e siamo noni.
La cronaca potrebbe proseguire con un’ottima cena all’Acquasanta e con una copiosa nevicata notturna. La domenica il vento è rinforzato e il comitato, opportunamente indirizzato dalla Capitaneria di Savona, annulla le regate.
Grido di gioia, poi relax, brindisi e l’autostrada deserta fino a Torino.
Marzia ha male alla mano, così deviamo per il pronto soccorso del CTO: tendinite da sforzo fasciatura e antinfiammatori…un “regalino” di un week-end faticoso e freddo che ci ha visto comunque tener botta e mantenere la nostra posizione.
Come sempre bravi tutti, ragazzi.
Appuntamento a domenica 13 febbraio per l’ultima giornata di questo entusiasmante campionato su Landfall.

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